Il biomonitoraggio è una metodica biologica di controllo ambientale che permette di rilevare gli effetti dell’inquinamento osservando gli organismi viventi e i loro parametri biologici.
L’Apis mellifera è considerata un ottimo bioindicatore perché riflette la presenza di sostanze inquinanti nell’ambiente con diverse evidenze: mortalità, spopolamenti, alterazioni comportamentali e/o accumulando gli inquinanti nel suo corpo o nei prodotti dell’alveare (miele, cera, propoli, ecc.).
Le api, durante il loro volo alla ricerca di nettare, riescono a perlustrare un’area di circa 7 kmq intorno al proprio alveare, ed ogni famiglia è in grado di effettuare giornalmente circa 10 milioni di micro-prelievi in tutti i comparti ambientali (aria, acqua, suolo e vegetazione). Davvero possono fornire tante informazioni e dati, qualitativi e quantitativi, relativi alla salubrità o meno degli ecosistemi compresi nel loro areale di volo.
Il biomonitoraggio con le api consente perciò di ottenere numerose ed utili indicazioni, rappresentative della qualità ambientale dell’area indagata e del suo livello di compromissione.