È il tour con cui è possibile visitare gli impianti energetici e alcune aree peculiari della Val d’Agri, area posta a Ovest della Basilicata.
È costituito da 7 tappe.
In un piccolo borgo della Basilicata, Tramutola, è possibile assistere ad un fenomeno più unico che raro: la fuoriuscita spontanea di petrolio e acqua sulfurea dal terreno.
Gli affioramenti di petrolio, destano ancora oggi molto interesse, non solo tra la comunità scientifica, ma anche nei semplici visitatori. Difatti, l’osservatore che visita questi luoghi rimane affascinato dalla naturalità del posto, la funzionalità dell’ecosistema sembra non essere stata compromessa. Verosimilmente l’ecosistema naturale si è adattato nel corso dei secoli alla presenza di idrocarburi che risalgono spontaneamente in superficie.
In Basilicata le attività di ricerca di idrocarburi hanno portato alla scoperta di uno dei giacimenti più importanti d’Europa. Nel COVA (Centro Olio Val d’Agri), in esercizio dal 2001, avviene il primo trattamento degli idrocarburi estratti dal giacimento, separando olio, gas e acque di strato.
Nella Zona Industriale del paese di Viggiano, dove ha sede il COVA, vi è una delle 5 postazioni di biomonitoraggio.
Il biomonitoraggio è una metodica biologica di controllo ambientale che permette di rilevare gli effetti dell’inquinamento osservando gli organismi viventi e i loro parametri biologici.
Esso avviene utilizzando le api considerate ottimi bioindicatori perché riflettono la presenza di sostanze inquinanti nell’ambiente con diverse evidenze: mortalità, spopolamenti, alterazioni comportamentali e/o accumulando gli inquinanti nel suo corpo o nei prodotti dell’alveare.
Agrivanda è un progetto di promozione in chiave sostenibile della crescita socio-economica del territorio della Val d’Agri e di individuazione delle best practice di innovazione e di impatto sociale per un’agricoltura 4.0, coinvolgendo gli stakeholder locali, la popolazione e le eccellenze lucane.
La principale area di intervento e adiacente al COVA dove, dal 2018, sono state attivate la messa a coltura di terreni incolti, il recupero di colture preesistenti, l’installazione di apiari e la ristrutturazione di due edifici esistenti. La coltivazione della lavanda e le api come indicatori di biomonitoraggio, sono gli elementi caratterizzanti di Agrivanda che mira a diventare un esempio al servizio della comunità.
Il Centro Agricolo per la Sperimentazione e Formazione – CASF è “un centro per l’innovazione del tessuto agricolo produttivo, per il miglioramento e la creazione di competenze e di professionalità nel settore attraverso colture sperimentali, applicazioni tecnologiche e digitali, programmi di formazione, divulgazione e supporto all’impresa. I lavori sono partiti con la messa in opera della base colturale.”
CASF fa parte di un progetto più ampio, Energy Valley, un nuovo polo tecnologico e agro-ambientale pensato per la Val d’Agri.
La Basilicata, grazie alla rete idrografica di cui dispone, possiede una considerevole quantità di risorsa idrica.
In Val d’Agri, fra Spinoso, Grumento Nova e Moliterno, per cercare di sfruttare al meglio questa risorsa, è stata realizzata una delle più importanti opere ingegneristiche della Basilicata, la diga del Pertusillo, costruendo uno sbarramento ad arco-gravità sul fiume Agri.
Dagli anni ’60 la Diga, dalla capacità di 155 milioni di mc di acqua, viene utilizzata per soddisfare le esigenze idropotabili e irrigue delle regioni Puglia e Basilicata, oltre a essere utilizzata anche per la produzione di energia elettrica, generando circa 39 MW.
Le direttive nazionali scaturite dal trattato di Kyoto prevedevano che, in data 2010, la regione dovesse ospitare sul suo territorio impianti eolici. Infatti i n Basilicata sono presenti 13 impianti, di cui uno è sito in Val d’Agri.
Il Parco eolico si trova sulle colline più alte a Nord di Montemurro.
L’area si presenta dominata da immensi campi coltivati a “pale eoliche” e foraggio. In un’ampio spiazzo, nella contrada San Vito e La Rossa, si trova la tappa dedicata all’energia eolica.